L’AD Lugiato si racconta: “Rapito dal PalaYama. Grazie Pirola”

di Laura Paganini  (foto Medau e Alemani)

Dopo 15 anni, il 26 maggio scorso si è chiusa l’era della Futura Volley Busto Arsiziotargata Forte e si è aperto ufficialmente un nuovo corso, la cosiddetta UYBA 2.0Giuseppe Pirola, già main sponsor con la sua Unendo Energia Italiana, ne è diventato il Presidente e, nell’ambito della ristrutturazione tecnica e societaria, ha affidato la squadra a coach Marco Mencarelli, ha promosso a Direttore Sportivo Enzo Barbaro e ha portato a Busto Arsizio Paolo Lugiato in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale. È proprio questo affiatato terzetto formato da Pirola, Lugiato e Barbaro, insieme a Giorgio Ferrario e al suo staff nell’ambito della comunicazione, ad aver preso in mano le redini del club bustocco per costruire le basi di un altro ciclo vincente.
Tra questi, come detto, una new entry assoluta: classe 1971, Paolo Lugiato, alla sua prima esperienza nel mondo della pallavolo, nel suo campo vanta un curriculum di tutto rispetto. Nato e cresciuto a Legnano, si laurea alla Bocconi e frequenta subito dopo all’Università di Harvard, negli USA, un master in Business Administration. Il primo contatto con un ambiente di lavoro avviene negli uffici italiani della McKinsey, leader indiscussa della consulenza manageriale strategica e dalla quale sono transitati in passato anche nomi del calibro di Corrado Passera e Alessandro Profumo. Successivamente viene chiamato dalla famiglia Merloni di Fabriano a ricoprire vari ruoli nel Gruppo Ariston Thermo fino a diventare Amministratore Delegato di Novapower, società che si occupa di energie rinnovabili e che Paolo fa nascere dal nulla fino a portarla ad essere uno dei principali operatori nel settore della produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica. Nel 2011 il fondo inglese Terra Firma lo chiama a guidare RTR Rete Rinnovabile, in assoluto il primo player italiano nel fotovoltaico con oltre 150 milioni di Euro di fatturato, e da allora si divide tra Busto Arsizio, Rovereto e Roma, le due sedi operative dell’azienda.
Numerosi gli altri incarichi ricoperti, tra i quali quello di Consigliere di Amministrazione di AssoRinnovabili, per non parlare dei premi ricevuti sia dalla sua azienda che a livello personale, dove a spiccare sono quelli di “Capitano dell’Anno”nel 2012 e di “Amministratore Delegato dell’anno nel settore energia” nel 2013. Insomma, Lugiato è uno dei manager più brillanti e in ascesa del nostro Paese e ha deciso di mettere a servizio della UYBA le sue capacità, la sua intelligenza e i suoi contatti.

Come si è avvicinato alla pallavolo?
“È merito di mia figlia. È stata lei a farmi innamorare di questo sport. Valentina ha 9 anni, gioca a volley e mi ha proposto di accompagnarla ad assistere a qualche partita. Ogni tanto, quindi, la portavo al Palayamamay a vedere le farfalle ed è qui che ho conosciuto Pirola, con il quale è iniziata una solida amicizia”.

Si ricorda la sua prima volta al Palayamamay?
“Appena entrato, sono stato letteralmente rapito dall’atmosfera che si respira in questo palazzetto e che davvero non si trova da nessun’altra parte. Mi ha stregato e mi ha conquistato all’istante”.

Come si è evoluto il suo rapporto con Giuseppe Pirola?
“Siamo subito entrati in sintonia e abbiamo cominciato a frequentarci. Ho imparato ad apprezzarlo per tante caratteristiche: è un gentiluomo come non se ne trovano più, per cui la parola e la stretta di mano valgono più di qualsiasi contratto; ha una grande energia e un entusiasmo fuori dal comune per tutto quello che fa e, inoltre, è geniale, ha mille idee e iniziative. Siamo complementari e integriamo bene le nostre qualità: lui è molto creativo, io, invece, ho più capacità implementativa. Da qualche anno, ormai, Unendo Energia Italiana era decisamente il primo contributore della squadra e Pirola ha deciso di prendersi più responsabilità. La stima che nutriamo uno nei confronti dell’altro ha fatto sì che mi coinvolgesse in questo suo progetto legato alla pallavolo”.

Lei è diventato Amministratore Delegato nonché Direttore Generale della UYBA. In cosa consiste concretamente il suo lavoro?
“Con Pirola condivido la leadership della gestione del club, con un focus particolare sul rapporto con gli sponsor. Un ruolo senz’altro non semplice, soprattutto in questo momento di crisi economica che coinvolge il nostro Paese. Ho cercato prima di tutto di conquistare la fiducia degli sponsor che già esistevano; mi riferisco quindi a Francesco Pinto di Yamamay e Carpisa, a Paolo Orrigoni di Tigros, a Luca Franzosi di Viar e a Eugenio Franzetti di Peugeot, che colgo l’occasione per ringraziare. Una volta constatato che tutti loro tengono ancora alla Futura Volley e sono orgogliosi di associare il loro nome al nostro club, il mio secondo obiettivo, quello che è ancora attuale, è di riuscire ad attrarre nuovi sponsor che facciano con noi un percorso a lungo termine”.

Da dove si comincia nella ricerca?
“Innanzitutto la UYBA è una squadra che ha un bacino d’utenza che abbraccia tutto il territorio italiano; certo, è più conosciuta in Lombardia e soprattutto nelle province di Varese e Milano, ma il nostro nome ha superato i confini della regione. È dunque importante lavorare per trovare partner nazionali e internazionali di ampio respiro così come radicarsi nel territorio e convincere anche realtà più piccole ad entrare a far parte della nostra famiglia. Le ditte locali, anche con contributi più limitati, sono fondamentali per dare stabilità e continuità ad un progetto”.

La UYBA, poi, ha molto da offrire.
“Tantissimo. Come prima operazione, ci siamo assicurati il Palayamamay in concessione fino al 2039; questo ci consente di poterlo gestire per eventi sportivi ma non solo, anche per tutte quelle attività che potrebbero attirare sponsor e dare loro un ritorno economico. Inoltre, l’aver portato a giocare nell’impianto di Viale Gabardi il Club Italia ha dato ulteriore visibilità alla struttura che è uno tra i palazzetti più belli e capienti in Italia. E, per migliorarlo, abbiamo già in programma di adeguarlo a livello dei migliori palasport europei, sistemando, tra le altre, l’area hospitality, la zona parterre e l’impianto audio. Ci vogliono risorse importanti e stiamo lavorando duramente per cercarle, anche se non si fa da un giorno all’altro. Passando alla squadra, invece, la UYBA conta in media oltre 2500 abbonati a stagione, ha un tifo caloroso e sempre presente ed è il club italiano più seguito sui social. Anche questi sono fattori che, commercialmente, valgono moltissimo”.

Appurati questi elementi, come riesce ad agganciare nuovi sponsor?
“Ci sono due canali principali: con chi non si conosce, il segreto sta nell’invitare la persona di riferimento a vedere una partita al Palayamamay; di solito rimane innamorato dell’ambiente e dell’atmosfera che si respira quando ci sono le farfalle in campo. Dall’altra parte, lavoriamo anche attraverso la rete di persone che conosciamo e con le quali abbiamo stabilito un rapporto di fiducia. La relazione tra persone fa tantissimo nel riuscire a portare nuovi contratti”.

E lei, in questi mesi, di nuovi sponsor ne ha trovati parecchi.
“Non avevamo altra scelta che rimboccarci le maniche e lavorare duro. Forse non molti ci hanno riflettuto, ma io e Pirola abbiamo preso le redini del club in un momento in cui il budget ha avuto una forte riduzione rispetto agli anni passati. Da qui la scelta inevitabile di ripartire da capo con un allenatore solido e capace e una squadra di giovani promesse. Tra i nuovi partner l’ultimo arrivato è AON, che è uno degli sponsor principali del Manchester United. Conosco bene l’Amministratore Delegato del gruppo e ha scelto di impegnarsi con noi per un piano pluriennale. Ci sono poi Sil.ga, l’agenzia del lavoro Etjca, la Banca Popolare di Bergamo, il gruppo immobiliare So.g.im e la società di sistemi di sicurezza Security Trust. Il progetto piace e noi lavoriamo molto in modo tale da permettere loro di avere ritorni e di fare business, lo scopo principale di ogni marchio”.

Che valutazione dà del suo primo periodo in biancorosso?
“C’è entusiasmo da parte di tutti e personalmente sono felice dei risultati che stiamo ottenendo sotto il profilo commerciale. Siamo solo all’inizio di un progetto, ma il raggio di azione si sta già allargando. Vogliamo espanderlo ancora di più per poter avere nuovi introiti e aumentare il nostro livello di ambizione. Voglio anche ringraziare i tifosi che non ci fanno mai mancare il loro supporto anche nei momenti più difficili. È importante che loro abbiano capito il nostro impegno e il nostro lavoro per il bene di questa società”.

Passando alla squadra, qual è il suo rapporto con le giocatrici?
“Nel mio lavoro sono sempre stato appassionato alle dinamiche interne dei vari team con cui mi sono trovato a lavorare e ho capito che la chiave di successo di un buon manager è saper gestire le persone. Ogni volta che parlo con Mencarelli, per me è fonte di grande ispirazione: è un grande maestro e un fine psicologo nel capire il gruppo e le singole giocatrici. I miei impegni di lavoro non mi permettono di essere presente ad ogni allenamento, ma sono in contatto con il coach e con le ragazze nel rispetto del mio compito che è quello di supporto e non di interferenza. Non saprei e non voglio entrare nel merito delle scelte sportive, ma mi sento un grande carico di responsabilità nell’assicurarmi che le giocatrici, i fornitori e tutti gli altri stakeholder vengano pagati con puntualità. E, a quanto ho capito, in questo sport non è fatto scontato. Ho avuto l’opportunità di conoscere le farfalle e ho visto di persona che sono umili, grandi lavoratrici e che hanno la capacità non comune di mettersi in gioco. Sono giovani e questo può portare ad un po’ di inesperienza in campo così come fuori, ma può anche essere una vera arma in più per superare con più slancio gli ostacoli che si presentano sul percorso”.

Ha citato Marco Mencarelli. Qual è il suo rapporto con il coach?
“Abbiamo un rapporto bello e rispettoso dei ruoli. Ha dato prova delle sue capacità a livello delle nazionali e il fatto che abbia scelto di rimettersi in gioco in un club gli fa onore. Sono fiducioso che i risultati gli daranno ragione”.

 

Quest’articolo è stato ripreso in quanto contiene numerosi passaggi significativi dell’autore di questo blog.

2018-02-16T16:43:55+01:00 17 Gen 2018|News|